L'articolo esplora come Google Looker Studio possa semplificare la visualizzazione e l'analisi dei dati provenienti da Google Ads e GA4, rispondendo alle difficoltà degli utenti con i sistemi di monitoraggio tradizionali. Viene sottolineata la complessità di GA4, in particolare nell'estrapolazione e interpretazione dei dati, e l'impatto delle campagne automatizzate di Google Ads, che hanno reso meno intuitive alcune analisi.

I sistemi di monitoraggio stanno diventando sempre più complessi, e il passaggio da Universal Analytics a GA4 da parte di Google non è stato accolto positivamente da tutti gli utenti. Le lamentele sulla presunta inusabilità di GA4 non sono mancate, per esempio riguardo la modifica degli audience su GA4 per inserire nuove pagine ai filtri, come esposto da un utente su uno dei principali forum di discussione. È vero che Analytics consente di accedere a dati molto più dettagliati e specifici, ma il problema maggiore è che questi dati risultano difficili da estrapolare dal pannello e, soprattutto, complicati da interpretare per almeno tre motivi principali:

  • per ottenere report significativi, spesso è necessario configurare eventi personalizzati e creare tabelle su misura;

  • i dati in GA4 possono essere aggregati o mostrati con ritardi, rendendo meno immediata l'analisi in tempo reale;

  • l'organizzazione delle informazioni può risultare poco intuitiva, specialmente per chi non ha familiarità con le configurazioni personalizzate.

Ad esempio, i dati di GA4 che i nostri clienti hanno più difficoltà a trovare, ma che prima trovavano con facilità, sono i rapporti sulle pagine viste, la frequenza di rimbalzo delle sessioni e i report sui canali di traffico. Lo stesso discorso vale per Google Ads, che, spingendo sempre di più verso campagne in gran parte automatizzate, ha reso la comprensione dei grafici e delle statistiche più complessa rispetto al passato. Proprio per far fronte alla necessità dei clienti di avere delle dashboard più comprensibili, abbiamo deciso di integrare nelle nostre reportistiche degli strumenti di aggregazione semplificata del dato. Sul mercato ne esistono varie, tra cui Astera, Alteryx e Zoho Analytics, ma noi abbiamo scelto di utilizzare soprattutto Google Looker Studio perché secondo noi possiede notevoli vantaggi, che descriviamo di seguito.

I vantaggi di utilizzare Google Looker Studio

Google Looker Studio, precedentemente noto come Google Data Studio, è uno strumento in grado di trasformare i dati in dashboard e report personalizzabili, per analizzare e visualizzarli in modo più chiaro rispetto a Google Analytics o Google Ads. Ecco i principali vantaggi offerti da Looker Studio:

  • confrontare i dati di Analytics e Ads dettagliatamente: una funzione essenziale per verificare la coerenza dei dati raccolti dai due strumenti e identificare eventuali discrepanze o problemi nei tracciamenti;

  • impostare filtri in modo semplice e veloce: la possibilità di filtrare i dati per città, sorgenti di traffico, dispositivi o intervalli temporali, ottenendo insights mirati senza navigare in pannelli complicati;

  • personalizzare tabelle e grafici: gli utenti possono aggiungere nuovi campi calcolati o configurare visualizzazioni personalizzate, spesso non disponibili o difficili da configurare in GA4 o Google Ads;

  • comparare le performance di periodi di tempo diversi: la facilità con cui è possibile confrontare i dati di periodi diversi, come le performance dell’anno corrente rispetto a quelle dell’anno precedente, aiutando a identificare trend, variazioni e opportunità per ottimizzare le strategie di marketing;

  • panoramica completa delle conversioni e dei loro asset: fornisce una visione a 360° delle conversioni registrate, includendo dettagli come l’orario in cui sono avvenute, l’email dell’utente (se disponibile) e altre informazioni utili.

Oltre ai numerosi vantaggi, Looker Studio presenta anche alcuni limiti, come l'introduzione dei token di utilizzo per la sorgente dati GA4. Google, infatti, ha stabilito un numero massimo di quote giornaliere per aggiornare i dati nelle dashboard, calcolate in base agli elementi utilizzati. Se si esauriscono i token disponibili, i dati non vengono più aggiornati e Looker Studio mostra un alert per avvisare dell’interruzione. Questo vincolo può rappresentare un problema, soprattutto per chi gestisce dashboard complesse o ha necessita di aggiornamenti frequenti, limitando la continuità e l'efficacia delle analisi. Per esigenze più avanzate, però, è possibile considerare alternative come Tableau, che offre una maggiore capacità di gestione dei dati, oppure Power BI, ideale per integrazioni aziendali più ampie.

Nonostante questo limite appena descritto, Looker Studio rimane un validissimo strumento per chi abbia l'esigenza di esaminare in modo rapido e semplice grandi moli di dati tracciati sul proprio sito web. Di seguito, esaminiamo le problematiche più comuni legate all'interpretazione e alla visualizzazione dei dati su GA4 e Google Ads, e vediamo come Google Looker Studio possa offrire una soluzione efficace per superarle.

Casistica 1 - i dati di Analytics sono confusionari e sparsi su più pagine: come visualizzarli in una sola schermata e confrontarli di anno in anno

In GA4, le informazioni chiave sull’andamento di un sito, come l'analisi del traffico, la frequenza di rimbalzo e i canali di acquisizione, sono distribuite su schermate diverse e spesso in modo confusionario per un utente non esperto. Questa frammentazione rende complesso ottenere una visione d’insieme delle metriche principali e navigare tra i diversi report può risultare macchinoso o poco intuitivo, aumentando il rischio di perdere dettagli importanti. Con Looker Studio è possibile superare questa difficoltà: lo strumento permette di importare i dati direttamente da GA4, collegando le due piattaforme, e organizzarli in modo ordinato all’interno di una dashboard personalizzata. Grazie alla sua flessibilità, Looker consente di creare facilmente tabelle e grafici che mostrano tutte le metriche su un’unica schermata. Negli screenshot sottostanti, mostriamo l’esempio della dashboard di un E-Commerce, incentrata sul traffico complessivo del sito e tutte le principali informazioni correlate.

Nel primo screenshot viene mostrato un grafico riguardante il traffico complessivo del sito dal 18 dicembre 2024 al 16 gennaio 2025, confrontato con il traffico dello stesso arco temporale ma relativo all’anno precedente. L’intervallo di tempo può essere facilmente modificato in base alle esigenze dell’utente. Nella sezione sottostante, invece, sono indicate ulteriori metriche più specifiche, per dare un quadro ancora più chiaro sulle performance del sito, come: numero totale degli utenti, durata della sessione, la media di pagine visitate per sessione, la frequenza di rimbalzo, tasso di conversioni e le entrate totali registrate in questo periodo. Questa suddivisione permette di identificare immediatamente le tendenze e di valutare l’impatto delle campagne o delle modifiche apportate al sito. L’uso di frecce direzionali colorate – verdi per gli aumenti e rosse per i cali – contribuisce ulteriormente a rendere i dati intuitivi.

Nella sezione dedicata ai canali di acquisizione, i dati sono suddivisi per fonti principali, come organico, referral, social e direct. Ogni riga mostra valori chiave, tra cui il numero di utenti e le entrate, accompagnati da frecce direzionali e percentuali che facilitano l'individuazione immediata di trend positivi o negativi. Ad esempio, un canale organico con un aumento del 91,8% delle entrate segnala un'efficace strategia SEO, mentre eventuali cali possono evidenziare la necessità di interventi mirati su altre fonti.

Un altro esempio di chiarezza nei dati è dato dalla tabella delle landing page, che elenca le principali pagine di ingresso. Qui è possibile valutare rapidamente le performance di ogni URL, identificando quelle che generano più traffico, o entrate, e quelle in calo. Questa analisi consente di ottimizzare contenuti e strategie mirate per migliorare il rendimento complessivo del sito.

Casistica 2 - impossibilità di monitorare le performance dei gruppi di asset di una campagna Pmax in Google Ads

Uno dei limiti principali delle campagne Performance Max (Pmax) in Google Ads è la difficoltà di monitorare nel dettaglio le performance dei singoli gruppi di asset. Google fornisce una panoramica generale delle metriche di rendimento, ma non offre una segmentazione approfondita che consenta di analizzare quali asset stanno contribuendo maggiormente al successo della campagna. Questo limite può ostacolare l'ottimizzazione strategica, impedendo di individuare facilmente i punti di forza e le aree di miglioramento all'interno della campagna.

Con Looker Studio, è possibile superare questa barriera grazie alla sua capacità di creare report personalizzati e integrarsi con Google Ads. Importando i dati della campagna e utilizzando dimensioni e metriche avanzate, si possono analizzare separatamente le performance dei gruppi di asset, come possiamo evincere anche nella seguente immagine.

Nella prima tabella, per ogni tipologia di campagna vengono mostrati i dati principali che fornisce anche Google Ads stesso, come i clic, le impressioni, il CTR, le conversioni e così via. La vera utilità di Looker Studio, invece, è rappresentata dalla seconda tabella, “Asset Group Pmax”, che analizza le performance di ciascun gruppo di asset della Performance Max, indicando il numero di clic, impressioni, CTR, CPC medio, costo per conversione, e la percentuale del rapporto tra valore conversione e costo per conversione. Grazie a questa possibilità, l’utente può identificare facilmente quali asset performano meglio, permettendo di concentrare le risorse sui contenuti più efficaci, ottimizzare il budget e migliorare il rendimento complessivo della campagna.

Casistica 3 - su Analytics risulta difficile applicare filtri ai grafici: come filtrare i report in modo semplice

In Google Analytics 4, l’applicazione di filtri a grafici o report può risultare poco intuitiva e spesso limitata alle metriche offerte dalla piattaforma, essendo ridotti a determinate tipologie senza offrire un ampio margine di personalizzazione. Inoltre, l’interfaccia non è sempre chiara, e talvolta richiede diversi passaggi per applicare modifiche specifiche ai report, rendendo l’analisi macchinosa per i meno esperti. Al contrario, con Google Looker Studio, il processo di filtraggio è decisamente più fluido e ordinato, con una vasta scelta di opzioni per personalizzarli in base alle proprie esigenze. Ad esempio, è possibile selezionare facilmente vari parametri, come la città, la categoria del dispositivo, la sorgente del traffico e l'intervallo di date, attraverso comodi menu a tendina (vedi immagine sottostante).

Con questi filtri, ad esempio, se ho bisogno di visualizzare i dati relativi agli utenti provenienti da Roma, basta selezionare la città nel filtro a tendina. Allo stesso modo, posso isolare il traffico generato esclusivamente da dispositivi mobile, o analizzare il flusso di traffico proveniente da una determinata sorgente. In questo modo, la visualizzazione dei dati diventa molto più diretta, con report chiari e specifici, permettendo di prendere decisioni informate in modo rapido.

Casistica 4 - i report delle entrate di Ads e Analytics non si possono comparare sulla stessa dashboard

Un problema comune nell’utilizzo di Google Ads e Google Analytics riguarda la difficoltà di comparare i report relativi alle entrate di entrambe le piattaforme sulla stessa dashboard. Mentre Google Ads fornisce dati dettagliati sulle campagne pubblicitarie e sulle entrate generate direttamente dalle sue inserzioni, Google Analytics offre una panoramica più generale sul comportamento degli utenti e le performance del sito, ma non consente una visualizzazione semplice e diretta dei dati provenienti da entrambe le fonti nello stesso spazio. Questa separazione dei dati può rendere difficile ottenere una visione unificata delle performance delle campagne, in particolare quando si vuole analizzare il ritorno sugli investimenti (ROI) o confrontare le metriche specifiche. Se, ad esempio, si vogliono confrontare le entrate provenienti dalle campagne di Google Ads con quelle relative ad altre fonti di traffico tracciate su Google Analytics, risulta necessario passare da una piattaforma all’altra, complicando l'analisi integrata.

Una possibile soluzione a questa problematica è l’uso di piattaforme di terze parti, come Looker Studio, che permettono di unire i dati di entrambe le fonti in un'unica dashboard personalizzata, semplificando così il processo di comparazione e offrendo un quadro completo delle performance delle campagne. In questo modo, è possibile avere una visione più chiara e immediata dei risultati complessivi, senza dover fare continui passaggi tra le diverse interfacce. Di seguito, alleghiamo una dashboard personalizzata per una E-Commerce, nella quale abbiamo importato i dati più significativi per il cliente da GA4 e Ads, così da ottenere un confronto diretto tra i due.

Tutti i valori e le informazioni presenti su Looker provengono direttamente da GA4 e Google Ads e sono perfettamente sincronizzati con essi. Questo significa che le informazioni visualizzate su Looker riflettono esattamente quelle presenti nelle piattaforme originali e sono sempre aggiornate in tempo reale. Se c'è una modifica o un aggiornamento in Analytics o Ads, questi cambiamenti si riflettono immediatamente anche su Looker, garantendo una coerenza costante tra le piattaforme.

Conclusioni

In conclusione, l'analisi dei dati provenienti da diverse piattaforme, come Google Ads e GA4, o anche Google Search Console, di cui non abbiamo parlato ma che pure può rientrare in questo ragionamento, può sembrare complessa, soprattutto quando si cerca di ottenere una visione chiara e integrata delle performance. Le limitazioni di ciascun strumento, la difficoltà di applicare filtri in modo intuitivo e la separazione dei dati tra piattaforme, possono rallentare il processo decisionale e complicare l'interpretazione dei risultati. Tuttavia, utilizzando strumenti come Looker Studio, è possibile centralizzare e personalizzare i propri report, ottenendo un quadro completo e facilmente comprensibile. 2open è a tua disposizione per aiutarti a semplificare la visualizzazione dei dati e ottimizzare le analisi delle performance del tuo sito. Con un'esperienza quasi ventennale nel settore, 2open può offrirti una consulenza SEO su misura e incentrata ad offrirti una visione chiara e unifica dei tuoi risultati. Contattaci tramite la pagina dedicata per trasformare le complessità dell’analisi dei tuoi dati in un processo semplice da monitorare e comprendere.